Della famiglia imperiale degli Hoenstaufen della casa di Svevia (Germania), Federico Ruggero nacque dall'Imperatore del Sacro Romano Impero Enrico VI, figlio di Federico I Barbarossa, e da Costanza d'Altavilla figlia del Re Normanno Ruggero II. Federico rimase ben presto orfano: nel 1197 gli morì il padre e l'anno successivo anche la madre, che aveva già posto l' "aquilotto" Federico sotto la custodia del Papa Innocenzo III (Lotario dei Conti Segni). Innocenzo fece educare Federico alla Corte di Palermo, circondandolo delle personalità più in vista nel campo delle lettere, delle scienze e dell'arte, e difendendone il vasto Impero. Infatti alla morte di Enrico VI erano scoppiate nel Regno lotte e guerre con i baroni tedeschi. Il Papa, per difendere i diritti del piccolo Federico, coinvolse anche suo cugino, Jacopo dei Conti Segni, che per l'aiuto dato nel difendere la corona imperiale ottenne la Contea di Andria. A soli 14 anni, fu lo stesso Federico, dichiarato maggiorenne, e ridurre all'obbedienza i riottosi baroni di Puglia e Calabria, dando così subito prova della sua capacità di governo.
Re di Germania e Imperatore
Dopo che Innoncenzo III riconfermò la sua elezione a Re di Puglia e di Sicilia, su consiglio dello stesso Papa, Federico sposò Costanza d'Aragona, di dieci anni più grande di lui. Costanza gli dette un figlio maschio, Enrico, assicurandogli cosÍ ? la successione al trono. A questo punto Federico pensò opportuno andare a mettere ordine nella sua terra di Germania: a soli 20 anni (nel 1214) sconfisse il Re di Francia Filippo II Augusto e Giovanni Senzaterra, Re di Inghilterra; nel 1215 conquistò Aquisgrana dove si fece incoronare Re di Germania, giurando di intraprendere una crociata per liberare Gerusalemme dal Saladino. Intanto nel 1216 morì il suo tutore, il Papa Innoncenzo III, a cui successe Onorio III (Cencio Savelli) che era stato anche uno dei suoi maestri. Non volendo rinunciare al Regno di Puglia e di Sicilia, delle cui terre era particolarmente innamorato, Federico lasciò il governo della Germania a suo figlio Enrico e ritornò in Italia, dove nel novembre del1220, presente il suo fedelissimo Ermanno Von Saltza, Gran Maestro dei Cavalieri Teutonici, si fece incoronare Imperatore del Sacro Romano Impero nella Basilica di San Pietro da Onorio III.
Alla Corte di Federico
Nella sua Corte, specchio del mondo, accolse i fedeli saraceni con i turbanti e le scimitarre, per dimostrare che l'Impero varcava i confini delle razze e delle fedi; si circondò di matematici come il Fibonacci e astronomi, musici e poeti, medicie legislatori, canonisti e filosofi. In questo periodo sorsero la Scuola poetica siciliana e l'Università di Napoli (1224), vero centro culturale europeo; si dettarono nuovi regolamenti per la Scuola medica salernitana, elevandola ad Accademia edistituendovi la prima cattedra di Anatomia. Alla sua corte accolse anche i poeti e i minnesanger (poeti e trovatori) Tedeschi e Albigesi, che fuggivano dalla Provenza (Francia) perchè perseguitati come eretici dal Papa. La Corte di Palermo costituì così uno straordinario centro culturale e scientifico come non se ne ebbero per secoli. Federico amò particolarmente la terra di Puglia chiamandola "pupilla dei nostri occhi", e in questa terra fece costruire o rimaneggiare un gran numero castelli (circa 200).
Conflitti con il Papa
Dopo la morte di Costanza (1222) Federico, su consiglio di Ermanno Von Saltza nel 1225 sposò l'appena tredicenne Jolanda di Brienne, figlia di Giovanni, titolare della corona di Gerusalemme, a cui Federico aspirava. Alla morte di Onorio III (1227) il successore Gregorio IX pretese che Federico tenesse fede al giuramento di organizzare la Crociata, minacciando di togliergli la corona del Regno di Sicilia. In tutta fretta Federico radunò nel porto di Brindisi nell'agosto del 1227 ben 42.000 Crociati, ma una epidemia (almeno così si scusava Federico) ne impedì la partenza. Intanto nel 1228 nacque ad Andria da Jolanda di Brienne, Corrado, futuro imperatore (1250-1254). Purtroppo la giovane Jolanda morì per complicazioni del parto, e venne sepolta nella cripta della Cattedrale di Andria. Nel frattempo il Papa aveva scomunicato l'Imperatore che finalmente si decise a partire per Gerusalemme nel giugno del 1228, dando vita alla VI Crociata detta appunto "degli scomunicati".
Andria "fidelis"
Federico conquistò senza spargimenti di sangue Gerusalemme e se ne fece incoronare Re nel 1229. In sua assenza intanto scoppiarono ribellioni ovunque fomentate da Giovanni di Brienne suo suocero, appoggiato dal Papa Gregorio IX che gli mise a disposizione un esercito. Federico fu così costretto a tornare in gran fretta in Italia dove nel giro di poche settimane ridusse i ribelli all'obbedienza. Fu in questa occasione che chiamò Andria "fidelis", perchè fu una delle poche città rimastegi i fedeli. La politica amministrativa e le costituzioni legislative di Federico, che anticipavano gli ordinamenti delle moderne monarchie, non erano ben accette al Papa che vedeva pericolosamente minato il proprio potere politico ed economico. Persino suo figlio Enrico, Re di Germania, gli si rivoltò contro. Federico fu allora costretto a spodestarlo e condannarlo a morte, mettendo al suo posto Corrado IV, nato ad Andria, nominandolo successore al trono imperiale.
Note
FEDERICO II E LE DONNE Gradevole e interessante conversazione di Renato Russo nell'aula del rettorato dell'Università di Ancona
In un?incontro organizzato il 4 giugno dalla Fondazione Federico II di Jesi nell?Aula del Rettorato dell?Università di Ancona, presentato dal presidente della Fondazione dott. Vittorio Borgiani, Renato Russo ha tenuto una conferenza su Federico II e le donne. La bibliografia federiciana comprende oltre 2400 pubblicazioni sul carismatico Imperatore - ha esordito il relatore - e tuttavia su questo tema ci sono poche e sporadiche notizie perché Federico II fu sempre molto riservato a riguardo e non lasciͲ dirette testimonianze. Restano solo sporadici accenni dei biografi, note parziali, approssimative e talora inverosimili. È quindi difficile delineare un quadro veramente esauriente. Chi infatti potrebbe sapere quante donne conobbe l?Imperatore e quali amò realmente? Certo ce ne furono tante: si ricordano quattro mogli, sette concubine ed un gran numero di amanticon cui ebbe incontri occasionali, senza contare le saracene del suo mitico harem. Non fu però un buon marito, al contrario del nonno, Federico Barbarossa, chiamato dai contemporanei Pantoffelheld, alla lettera, ?attaccato alle gonne della moglie?. Le consorti di alto rango furono scelte da Federico II solo per spregiudicato calcolo dinastico, senza tener conto di romantici innamoramenti o di condizionamenti psicologici, al pari di altri grandi personaggi della storia, come Napoleone. I sensi venivano soddisfatti in incontri frettolosi e furtivi, dopo di che, a parte qualche raro evento ufficiale, le mogli scomparivano nell?ombra, vivendo praticamente carcerate e in triste solitudine. L?amore celebrato dai primi menestrellid?altronde non era platonico, ma sensuale. Anche delle figlie, naturali e non, l?Imperatore si servì per intrecciare preziose alleanze. Un cronista dell?epoca, Matteo Paris, ricorda poi le accuse infamanti e tendenziose mosse a Federico II nel concilio di Lione del 1245, in cui venne deposto dal Papa. Si disse che l?Imperatore si era fatto travolgere da osceni piaceri, immergendosi in sconci amplessi con donne saracene del suo harem. Dell?harem si sa che seguiva l?Imperatore nei suoi spostamenti e che la sede principale era un?ala dell?inespugnabile castello di Lucera. Qui normalmente le donne filavano, tessevano e svolgevano faccende domestiche, trasformandosi in seducenti odalische per intrattenere con danze esotiche gli ospiti dell?Imperatore. Per quanto riguarda la prima moglie, Costanza d?Aragona, sposata nel 1209, colpisce la differenza d?età: lui era poco più che quindicenne, mentre lei, già vedova del re Ermerico d?Ungheria, era un?ancor attraente venticinquenne. La donna portò in dote un contingente di 500 cavalieri, con cui Federico II andò ispezionando tutti i feudi e i castelli siciliani alienati al regno dai suoi dignitari di corte. Il matrimonio fu combinato da papa Innocenzo III, allora tutore del giovaneFederico, che trovò nella consorte una compagna raffinata e colta, la sola che l?accompagnò in alcuni dei suoi viaggi e che ora riposa accanto a lui nella Cattedrale di Palermo. Ne era realmente innamorato o intendeva usufruire dei consigli della più esperta compagna? Difficile a dirsi. Dalla loro unione nacque nel 1211 il figlio Enrico. Poco dopo Federico II si recò, senza Costanza, in Germania, dove si fece incoronare re di quelle terre e trascorse qualche anno da solo. Di certo l?Imperatore si consolò con dame e damigelle di corte, delle quali ci è però giunto solo il nome di Adelaide di Urslingen, dalla quale ebbe una figlia e l?amato Enzo, che diventerà re di Sardegna. Sola e dimenticata, nel 1222 Costanza morirà trentottenne di malaria a Catania. Nell?ottobre dello stesso anno l?Imperatore già progettava un nuovo matrimonio, quello con la siriana Iolanda di Brienne, erede del regno di Gerusalemme. Federico II intendeva risolvere in questo modo il conflitto con gli Arabi, senza alcuna spesa e in modo incruento. Nel 1225 a Brindisi la quindicenne Iolanda sposò il trentenne Federico alla presenza della nobiltà siriana. Fu subito palese a tutti che la sposa adolescente, piccola e senza seno, non piaceva affatto all?Imperatore, che s?impossessò subito del titolo di re di Gerusalemme, espropriandone il suocero. Quest?ultimo dovette subire un ulteriore affronto. La figlia gli raccontò che il consorte non aveva trascorso la prima notte di nozze con lei, ma con Anais, un?attraente cugina della sposa. Tre anni dopo Iolanda moriva ad Andria, appena dopo aver dato alla luce il tanto agognato figlio Corrado. Allora circolarono voci maligne che la sventurata fosse stata vittima di un avvelenamento o di un filtro d?amore bevuto nella speranza di riconquistare il marito. Nel 1228, nel corso della Sesta Crociata l?Imperatore, oltre a farsi incoronare re di Gerusalemme, trovò anche il tempo di stringere una relazione amorosa con una nobile araba del posto, Maria di Antiochia, dalla quale ebbe un bimbo, Federico che portò con sé in Italia, facendone un abile capitano. Ma la donna che contò più di ogni altra nella vita dell?imperatore, fu un?italiana di rara bellezza, Bianca Lancia, conosciuta quando fu ospite del castello del padre di lei, il conte Bonifacio d?Agliano. Anche se non lo si sa con certezza, tutto porterebbe a credere che l?affascinante giovane sia stata elevata alla dignità imperiale poco prima di morire, per legittimare la prole avuta. Di nuovo circolarono chiacchiere infamanti di cronisti guelfi, tra le quali quella secondo cuil?Imperatore svevo avrebbe avuto rapporti anche con una delle sorelle di Bianca e con la loro madre. Nel 1230 dalla relazione con la stupenda ragazza di Agliano nacque prima Costanza, che sarà imperatrice di Bisanzio, poi nel 1232 il prediletto Manfredi, sposo della figlia del duca di Savoia ed infine Violante, maritata al conte di Caserta che aveva svelato un complotto ai danni del padre e che si era quindi meritato anche la carica di governatore della Marca Anconetana. La tradizione vuole che Bianca sia morta nel castello di Gioia del Colle. Il quarantenne Federico si fidanzò quindi con la ventunenne Isabella d?Inghilterra, figlia di Giovanni Senzaterra. L?Imperatore volle sincerarsi dell?avvenenza della futura consorte, ed un cronista racconta che gli ambasciatori la poterono ammirare a Westminister, ??radiosa, splendente nel fiore della verginità, raggiante nel suo abbigliamento secondoquanto richiedeva il protocollo?. Un malizioso reportage di Matteo Paris ci svela che la prima notte di nozze l?imperatore s?intrattenne con la novella sposa in lunghi preliminari, in attesa del momento propizio segnalato dai suoi astrologi,i quali gli avevano assicurato che sarebbe nato un figlio maschio se il concepimento fosse avvenuto di prima mattina. Venne spiegato con la poca pazienza dell?Imperatore, il fatto che poi nacque una femminuccia, Margherita, sopravvissuta insiemead un maschio, Carl?Ottone, ai quattro figli partoriti da Isabella che trascorse la sua breve esistenza sotto la sorveglianza di eunuchi saraceni. L?ultima sposa di Federico II si spegnerà a 27 anni, nel mettere al mondo una bimba nata morta. Geltrude, nipote di Federico d?Austria, ultima promessa sposa di Federico, si sottrasse all?ultimo momento alle nozze con l?Imperatore svevo perché le erano giunte delle voci che accusavano il sovrano di aver fatto avvelenare le sue mogli. Ci è giunto però il nome di alcune figlie avute da diverse relazioni e ricordate per le nozze imposte loro dal padre. Fra di esse Selvaggia, che sposerà il sanguinario Ezzelino da Romano e Manna nipote di Berardo di Castacca, arcivescovo di Palermo. Certo la vita privata di Federico II fu molto intensa, ma al tempo stessa riservata, così diversi sono ancora i fatti avvolti fra le nebbie di un mito intramontabile, del quale tanta parte hanno le sue donne.