Nel 1244, a soli quattordici anni, andò in sposa al cinquantenne Giovanni III Ducas Vatatze (1221-1254) imperatore di Nicea, mutando il proprio nome in quello bizantino di Anna. Al matrimonio era contrario papa Innocenzo IV, tanto che fece parte delle ragioni per la scomunica dell'imperatore Federico II nel 1245.
Morto Giovanni il 3 novembre 1254, a succedergli fu dapprima il figlio, Teodoro II Lascaris, e quindi, nel 1261, Michele VIII Paleologo che tentò di impalmare l'imperatrice vedova, divorziando dalla legittima moglie. Si opposero però a tale decisione sia il Consiglio di Stato che il patriarca di Costantinopoli e Costanza da allora visse relegata a palazzo quasi come un ostaggio, finché nel 1262 fu rimandata in Italia presso il fratello Manfredi, re di Sicilia.
In seguito alla caduta della casata sveva dopo la battaglia di Benevento (1266), si rifugiò presso l'omonima nipote, figlia del fratello Manfredi e moglie di Pietro III d'Aragona. Stabilitasi a Valencia, nel monastero di Santa Barbara, vi morì anziana nell'aprile 1307.
Controversie Dagli alberi genealogici più antichi fino a pubblicazioni recenti, Costanza è riconosciuta come moglie di Corrado Malaspina (il Vecchio),[1] capostipite della famiglia Malaspina del ramo dello Spino Secco, ma non vi sono documenti certi.[2] Inoltre è attestata nel 1259 un'altra consorte di nome Agnesina.
Ascendenza Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni Federico Barbarossa Federico di Svevia
Giuditta di Baviera Enrico VI di Svevia Beatrice di Borgogna Rinaldo III di Borgogna
Agata di Lorena Federico II di Svevia Ruggero II di Sicilia Ruggero I di Sicilia
Adelasia del Vasto Costanza d'Altavilla Beatrice di Rethel Gunther di Rethel
Beatrice di Namur Costanza di Staufen … …
… Bonifacio I d'Agliano … …
… Bianca Lancia Manfredo I Lancia Guglielmo del Vasto